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Club Italiano del Braille

riproduzione in braille della dicitura club italiano del braille immagini di sfondo dell'intestazione della pagina. Riproduce in sequenza 
					una tavoletta braille, l'immagine di Louis Braille, la tavola di corrispondenza alfabeto/braille e una dattilobraille

Soci Fondatori - U.I.C.I.

Gli Enti fondatori del Club Italiano del Braille sono realtà che da molto tempo operano per la tutela e l’integrazione dei minorati della vista nel nostro Paese.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

logo UICIVia Borgognona, 38 - 00187 Roma
Tel.: 06 69 98 81 - Fax: 06 67 86 815
E-mail: archivio@uiciechi.it
Sito web: www.uiciechi.it.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, fondata nel 1920 ed eretta in ente morale con regio decreto 29 luglio 1923 n. 1789, è un ente morale di natura associativa con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge (DLCPS 1047/1947 e DPR 23.12.1978) e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti.

Dal 1° gennaio 1998 l’Unione ha acquisito, in base al decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, la natura di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) cui le leggi consentono di affiancare le istituzioni pubbliche, e spesso di sostituirsi a queste, nell’attività di assistenza sociale e socio-sanitaria.

L’Unione è anche iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, ai sensi della legge 383/2000 ed ha recentemente acquisito anche la certificazione di qualità ISO 9001:2000, le cui procedure hanno consentito un ulteriore miglioramento dell’efficienza della struttura operativa a livello centrale e, grazie ad appositi meccanismi di controllo, anche della sua interazione con le strutture periferiche e con tutta la base associativa.

L’Unione Italiana Ciechi ha per scopo fondamentale l’integrazione dei minorati della vista nella società perseguendone l’unità, e la rappresentanza che le leggi le attribuiscono è confermata dalla sua esponenzialità. Infatti, da un’indagine svolta dall’Istituto DOXA risulta che oltre il 98% dei ciechi iscritto ad associazioni di e pro ciechi è iscritto all’Unione, tra i quali l’87% dei ciechi occupati ed il 79% di quelli con istruzione media o superiore (va tenuto presente che il 60% dei ciechi ha un’età superiore a 65 anni e ben il 37% superiore ai 74).

In ogni città capoluogo di provincia l’Unione è presente con una propria Sezione che eroga i servizi a livello locale e alla quale si possono rivolgere tutti coloro che desiderano avere informazioni sulle iniziative associative, sulle disposizioni di legge, sulle diverse agevolazioni per i non vedenti e sulle varie opportunità di collaborazione (gli indirizzi completi delle strutture territoriali sono consultabili sul sito www.uiciechi.it).

Va anche ricordato che l’Unione è l’unica associazione di non vedenti di cui possono essere soci a pieno titolo soltanto i ciechi, e che per Statuto tutte le cariche dirigenziali sono attribuibili a non vedenti, fatta eccezione per quella di consigliere delegato delle Sezioni Provinciali (peraltro dirette da un Presidente ed un Vice Presidente non vedenti).

In particolare l’Unione:

  • favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi e la loro equiparazione sociale e l’integrazione in ogni ambito della vita civile tramite iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione e l'istruzione dei ciechi e per la loro formazione culturale e professionale;
  • favorisce la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi, tramite il collocamento lavorativo e l'attività professionale, sia in forme individuali che cooperative;
  • attua iniziative assistenziali, con particolare attenzione ai pluriminorati, agli anziani e a quelli in situazione di particolare emarginazione sociale, nonché specifici interventi per l'integrazione scolastica, professionale e sociale dei minorati della vista;
  • opera nel campo tiflologico e tiflotecnico per garantire la disponibilità di sempre più avanzati strumenti, a condizioni di mercato accessibili.

Con norma statutaria l’Unione si è posta il divieto di svolgere attività diverse da quelle sopra enunciate, fatta eccezione per quelle direttamente connesse, in forza dell’art. 10 del D. Lgs 4 dicembre 1997, n. 460.

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Club Italiano del Braille - via Borgognona 38 - 00100 Roma - Italia - C.F. 97586800589